Marcus è un penitenziere, ossia un sacerdote autorizzato dal vescovo a confessare casi speciali la sua abilità consiste nello scovare anomalie, connessioni nascoste alla vista della maggior parte delle persone, che gli permettono di raggiungere la verità, risolvendo i delitti: «Quando la verità è scritta sulla pelle, è alla portata di chiunque, nascosta eppure così vicina. È proprio il labile confine tra bene e male che lo scrittore percorre nella cosiddetta “trilogia di Marcus”, a cui appartengono i tre romanzi Il tribunale delle anime, Il cacciatore del buio e Il maestro delle ombre. Carrisi esplora con le sue storie le zone grigie tra il bene e il male, tra il possibile e l’inverosimile: «Tutto ciò che è irrazionale apre le porte al racconto», afferma infatti lo scrittore in un’intervista. Ma è soprattutto il risvolto psicologico a rendere inquietanti, e dunque ipnotici, i suoi libri. Laureato in giurisprudenza e specializzato in criminologia, Carrisi sa bene di che cosa parla quando scrive di delitti. Inutile dire che il suo successo è ampiamente motivato. I suoi libri di maggior successo includono Il tribunale delle anime, La donna dei fiori di carta, L’ipotesi del male, Il cacciatore del buio, La ragazza nella nebbia, tutti editi da Longanesi da alcuni di essi sono stati tratti anche dei film, confermando il talento di Carrisi anche come sceneggiatore.
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